30 marzo 2017

Questo insensato desiderio di luce

"Enea, Anchise, e..."
Murale. Viale Luigi Guglielmi (sotto il G.R.A.), Roma. Marzo 2017.

«(...) Tre figure si stagliano su uno sfondo rosso sangue: due uomini e una ragazzina. È un trio che appartiene al mito più prezioso della città, rappresentato innumerevoli volte dagli artisti di tutte le epoche (Raffaello e Bernini fra tutti). In questo caso però, la fuga di Enea da Troia in fiamme “avviene” sulla spiaggia dell’antica Lavinium, all’approdo, come in un’istantanea capace di contenere l’idea di passato, presente e futuro in un’unica immagine simbolica.
E infatti, non per nulla, quest’opera cita anche un altro stilema, quello delle rappresentazioni delle tre età dell’uomo. Anchise, l’uomo anziano sulla destra, il passato, benedicente anche se tragico; Enea, profugo arcaico e fondatore, il presente, al centro; e a sinistra, Ascanio Iulo, padre della dinastia che condusse Romolo e Remo sulle sponde del Tevere, il futuro. Ma qui il futuro è inteso di una diversa qualità. Una qualità femminile, che forse rimanda a Lavinia, la principessa latina che fu, di fatto, la ragione per cui Enea si fermò sulle coste del Tirreno. L’amore che diede vita al sangue di Roma. (...)».

Ringrazio di cuore la scrittrice Ilaria Beltramme per queste generosissime parole (e per tutte le altre che potete leggere QUI su GRAArt.it)


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